“ODIO GLI INDIFFERENTI "
(A. GRAMSCI)
Credo che vivere
voglia dire essere partigiani.
Chi vive veramente
non può non essere
cittadino e partigiano.
L’indifferenza è abulia,
è parassitismo,
è vigliaccheria,
non è vita.
Perciò
ODIO GLI INDIFFERENTI .
L’indifferenza
è il peso morto
della storia.
L’indifferenza opera
potentemente
nella storia.
Opera passivamente,
ma opera.
È la fatalità;
è ciò su cui non
si può contare;
è ciò che sconvolge
i programmi,
che rovescia
i piani meglio
costruiti;
è la materia bruta
che strozza l’intelligenza.
Ciò che succede,
il male che si abbatte
su tutti, avviene
perché la massa
degli uomini
abdica alla sua
volontà, lascia
promulgare
le leggi che solo
la rivolta potrà
abrogare, lascia
salire al potere
uomini che poi
solo un ammutinamento
potrà rovesciare.
Tra l’assenteismo
e l’indifferenza
poche mani,
non sorvegliate
da alcun controllo,
tessono la tela
della vita collettiva,
e la massa ignora,
perché non se ne preoccupa;
e allora sembra
sia la fatalità
a travolgere
tutto e tutti,
sembra che la storia
non sia altro che
un enorme fenomeno
naturale, un’eruzione,
un terremoto del quale
rimangono vittime tutti,
chi ha voluto
e chi non ha voluto,
chi sapeva e chi non sapeva,
chi era stato attivo
e chi indifferente.
Alcuni PIAGNUCOLANO
pietosamente,
altri bestemmiano
oscenamente,
ma nessuno
o pochi si domandano:
se avessi fatto anch’io
il mio dovere,
se avessi cercato
di far valere
la mia volontà, sarebbe
successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti
anche per questo:
perché mi dà fastidio
il loro piagnisteo
da eterni innocenti.
Chiedo conto a ognuno
di loro del come
ha svolto il compito
che la vita gli ha posto
e gli pone
quotidianamente,
di ciò che ha fatto
e specialmente
di ciò che non ha fatto.
E sento di poter essere
inesorabile, di non dover
sprecare la mia pietà,
di non dover spartire
con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo,
sento nelle coscienze
della mia parte già
pulsare l’attività
della città futura
che la mia parte
sta costruendo.
E in essa la catena
sociale non pesa
su pochi, in essa
ogni cosa che succede
non è dovuta al caso,
alla fatalità, ma
è intelligente
opera dei cittadini.
Non c’è in essa nessuno
che stia alla finestra
a guardare mentre i pochi
si sacrificano, si svenano.
Vivo, sono partigiano.
Perciò odio
chi Non PARTEGGIA
Odio gli Indifferenti ”.
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