martedì 24 luglio 2012

IL PROLUNGAMENTO DELL'OMBRA




Sebbene io sia ancora ossessionata dalla morte del mio dito medio, sto andando avanti. Ho tirato il freno a mano perché la prossima fermata sarebbe stata la follia....
 Ho bisogno di lucidità e forza coesiva tra il mio cervello ed il mio cervello (ho quasi arbitrariamente deciso di averne due, occasionalmente metto in funzione l’uno invece che l’altro). 


  ...Sto cercando maniacalmente studi ed esperimenti che possano dar speranza al mio desiderio psico-esistenziale di liberarmi completamente dai miei bisogni. 


Per me non è la natura, essa non può volere che gli individui si perdano dietro intricate storie svuotate dal significato e fatte da gesti che si considerano istintuali, ma sono tutta al più cose che si sono viste e replicate.
 La natura non centra nulla!

Del resto, quando mi piace qualcuno e finisco per starci insieme, dopo poco mi sento come se avessi fatto il pieno di idiozia e debba distruggere tutto. E lo faccio. O lascio fare. Anzi, sono una fautrice dello “stuzzicamento del decisionismo altrui”: voglio che mi si dica esattamente le cose come stanno. Nero e bianco.  

Nient’altro in mezzo. Sono una nazista dei sentimenti io.
Per me il dubbio è no. E la certezza è stupidità.

Non Rimpiango tutte le storie che non sono riuscita ad avere con determinate persone solo perché non le ho avute.  

Nel caso in cui fossi andata più in là, il senso di idiozia 
e banalità mi avrebbe subito colta. .....
 Con chiunque.

Il fatto è che: troppi libri, mi hanno fatto male. 

Ho letto un centinaio di libri dai 15 ai 30 anni. 
Mi hanno bombardato la mente di immagini e sensazioni e persone e situazioni.E adesso voglio che la mia vita non sia un libro, ma diecimilamilioni di libri.....
Sono tremendamente dipendente 
dal relativismo delle possibilità. 
Dai milioni di significati diversi che possano avere le parole. 
Le facce. Gli universi.

Ho un animo utopico che mi rende 

ridicolarmente ingenua e banale.  

Non dò nulla per scontato (teste di cazzo, dò si scrive con l’accento per distinguerlo dalla nota) semplicemente perché penso che ogni cosa abbia un valore. Non esistono sconti, gli sconti sono ingiustizie. In positivo ed in negativo.  
Ma tutto, al solito è estremamente relativo e generale ed anche vuoto.

Se io, d’un tratto, avessi voglia di definirmi – che ne so – allegra. Avrei detto forse qualcosa? No. Ognuno ha un’immagine definita e personale dell’allegria. O dell’allegria applicata ad una persona


Io ho bisogno di trovare un’oasi di pace mentale e psicologica dove poter vivere la mia vita CON LE PERSONE ma non PER LE PERSONE. Sto  bene con me stessa senza che ci sia qualcuno a dirmelo, a ribadirmelo, a scrivermelo su un cazzo di SMS fatto di parole che potrebbero avere tutti i significati possibili ed immaginabili...ogni giorno diversi...
Adesso che sono arrivata ai miei 40 anni, e ho visto quanta sofferenza si è in grado di autoprocurarsi, il mio sogno è strambamente quello di riuscire ad ottenere uno sconvolgimento mentale che mi salvi da me....

Come dice Umberto Eco (ha già il cognome meraviglioso. Prima perché è un fenomeno sonoro affascinante e poi perché è una parola che non ti aspetti sia anche femminile. La eco! Geniale) dicevo, come dice Eco:

Se c’è un dio è un dio oscuro e tenebroso ed io sono il prolungamento della sua ombra.   Punto!


(DAL SALOTTO ILLIMUNISTICO DELLA STRONZATA)

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