Accadde a quell 'età...
La poesia venne a cercarmi. Non so da dove sia uscita, da inverno o fiume.Non so come né quando,no, non erano voci, non erano parole né silenzio,ma da una strada mi chiamava,dai rami della notte,bruscamente fra gli altri,fra violente fiamme o ritornando solo,era lì senza volto e mi toccava.Non sapevo che dire, la mia bocca non sapevano minare,i miei occhi erano ciechi;e qualcosa batteva nel mio cuore,febbre o ali perdute,e mi feci da solo,decifrando quella bruciatura,e scrissi la prima riga incerta,vaga ,senza corpo, pura sciocchezza,pura saggezza di chi non sa nulla,e vidi all'improvviso il cielo sgranato e aperto,pianeti,piantagioni palpitanti,ombra ferita,crivellata da frecce, fuoco e fiorila notte travolgente, l'universo.Ed io, minimo essere,ebbro del grande vuoto costellato,a somiglianza, a immagine del mistero,mi sentii pura parte dell'abisso,ruotai con le stelle,il mio cuore si sparpagliò nel vento....
(Pablo Neruda)
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