martedì 23 dicembre 2008

LA FITTA SASSAIOLA DELL'INGIURIA


C’E’ CHI MI VUOLE

(la fitta sassaiola dell’ingiuria)

C'é chi mi vuole folle e chi follemente
spera che toppi carriera,
da sera a mattina si ostina,
ficca aghi nella mia bambolina;

mina la via che l'anima mia cammina,
mi pedina, il fatto é che

se sfuggo alla logica tragica

é la fine che mi si propina.
L'acqua che butti sul mio fuoco diventa benzina,

ogni insulto manichino
per la mia vetrina, sappi che la mia dottrina

se ne fotte di chi sta dopo e chi prima.
Chi mi stima mi istiga a stilare sti suoni,

sti versi e stikaa!
Godo se penso all'amaro che mastica

chi pronostica

la fine della mia vitalità.
Mi piace che mi grandini sul viso

la fitta sassaiola dell'ingiuria,

l'agguanto solo per sentirmi vivo

al guscio della mia capigliatura.


Fonda la tua gloria sull'ingiuria,

lavati i denti col seltz come
Furia, smile, siamo
in aria, canta vittoria ma io ti sputerò

come un seme d'anguria.
C'é penuria di muri adibiti alla memoria,

pura vanagloria, fa male come un dente
che si caria il mio debole per le vittime della storia;

le hanno odiate, umiliate,
lasciate alla sorte per fargli la corte dopo la morte.
Mi faccio forte di un simile supplizio,

ed é per questo che schivo ogni giudizio,
ho la riflessione come vizio,

il mio fine é di fare

di ogni fine un buon inizio,
mi sazio di un dizionario vario

più dei santi del calendario.
Mi piace che mi grandini sul viso

la fitta sassaiola dell'ingiuria,
l'agguanto solo per sentirmi

vivo al guscio della mia capigliatura.
Mi piace sapermi diverso, piacere perverso

che riverso in versi su fogli sparsi,
nei capoversi dei giorni persi nei miei rimorsi,

nei corsi e ricorsi nei tuoi trascorsi,
e nei miei discorsi persi,

che cosa c'é da aspettarsi …
da chi come me non sa adeguarsi a sette,

mafiette, etichette e se tutti fanno ….
Lei smette?
Chi manomette le tette della scultura,

ne ignora l'amore e la cura,
ciocca dopo ciocca mi son fatta sta capigliatura,
come un tiranno tra le mura non ho paura,
non propino nessuna fregatura,

poco casta molto pura,

senti che attrezzatura,
é la mistura che infuria

nella fitta sassaiola dell'ingiuria.
Mi piace che mi grandini sul viso

la fitta sassaiola dell'ingiuria,
l'agguanto solo per sentirmi vivo

al guscio della mia capigliatura.

C’è chi mi vuole male,
c’è chi mi vuole bene …
c’è chi mi vuole ….

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